lunedì 7 marzo 2016

un concerto rock - e alla fine sentirsi una brutta persona

è tremendamente difficile scrostarsi di dosso questa sensazione. in me è molto radicata, da che ho consapevolezza di me mi sento così. sin da bambina mi sento così e non si può attribuire la colpa alla mia splendida famiglia, che mi ha sempre amata e protetta. credo anzi che si nasca, come con una deformità.
venerdì sera c'era un concerto in un locale non lontano da casa, niente di che, niente di strano. un concerto di quelli che piacciono a me, e di musicisti miei conoscenti.
ho un debole, si sa, per il rock, un enorme debole, quando sento ROCK AND ROLL io tendo a non capire più niente. specie se è suonato dal vivo.
il concerto era in una stanza con un'acustica pessima. il locale era un locale dove andavo praticamente sempre, nella mia ex vita. il titolare è un amico, lì avevo fatto anche la festa di matrimonio, per me quello è un posto speciale, molto speciale.... inoltre hanno ristrutturato tutto, rispetto a quando ci andavo io. al posto del cesso alla turca ora ci sono i bagni divisi maschi e femmine, il parcheggio è stato coperto di ghiaia, non c'è più il pantano. la stanza dei concerti è un salone bello grande, come nelle birrerie tedesche, insomma è anche più bello di quando andavo io. per contro il menù è immutato. si mischia il vecchio e il nuovo, e lì io ci vado sempre volentieri, a maggior ragione quando c'è musica dal vivo, la mia grande passione da sempre.
il problema è che quando ci sono eventi così, alla fine incontro gente che non vedo da anni, che saluto volentieri, e che sono felice di rivedere.
e in certi momenti tra baci e abbracci mi sento quasi, come è accaduto anche lo scorso settembre, alla sagra paesana del paese dove vivevo da sposata, la guest star.
"guest star" è una locuzione che non sono abituata ad attribuirmi, ma l'ha fatto invece un amico che era con noi. e non so se sia una mia paranoia o se fosse invece vero, ci ho sentito dentro come una vena di disprezzo, nella voce.
non essendo abituata alle cerimonie nei miei confronti e pensando di non meritarmele (a maggior ragione da persone che mi hanno ignorata nei momenti più difficili della mia vita), molto probabilmente quando mi sento abbracciata e accolta vado in confusione, e si vede subito, arrossisco, mi prende il batticuore. si vede, insomma, che sono emozionata. venerdì sarebbe potuto esserci anche l'ex per quanto ne sapevo, a me non importava se ci fosse o meno. quella è una cosa finita, e finita bene.
ma non c'era, c'erano invece gli altri componenti della band che non vedevo da quattro anni. ci siamo salutati,. io confusissima ridendo ho detto "si dai qualche volta passo anche io per di qua" ma c'era casino. non si sentiva niente, la musica era alta.
il titolare è stato chiamato a fare un pezzo con la band, era visibilmente in imbarazzo.
quando è sceso dal palco lui ha fatto il gesto della strizza con la mano e io e la mia amica lo abbiamo abbracciato, ammucchiate sopra quest'uomo non troppo alto e bello paffuto. abbracciare l'oste che diceva "ogni volta che mi fanno salire sul palco mi cago addosso, grazie ragazze"
morale della storia
mi sono divertita tanto, mi è venuta un po' ni nostalgia e adesso mi sento in colpa per queste due cose
per essermi divertita
e per la nostalgia.
emme era con me e socializzava con i miei ex amici. la musica era davvero troppo alta quindi mezzo concerto lo abbiamo sentito da fuori, e nonostante ciò le orecchie ci hanno ronzato per tutta la notte.
emme fantastico.
ero tanto contenta di dividere con lui una serata come quella.
l'ho presentato a quelli che sono riuscita, qualcuno invece lo conosceva già, perché il mondo è piccolo e la vita è breve anche se a volte sembra noiosa. venerdì no, però.
ecco credo che forse la soluzione al mio senso di colpa sarebbe di tornare a vedere i live. andare a sentire la musica dal vivo e magari riprendere a suonare. e ascoltare musica, più che posso.
perché davvero l'emozione che mi danno le note ultimamente mi sovrasta. forse semplicemente non ci sono più abituata....


1 commento:

  1. a me a volte viene la nostalgia per i "vecchi tempi". Ci sono stata bene dentro, ma non mi viene perchè vorrei tornarci, che no sia mai! Sto molto bene dove sono! La nostalgia vuol solo dire che ricordiamo una cosa che ci ha fatto stare bene! Stop.
    E poi perchè in colpa per esserti divertita? Mica hai fatto niente di male! Anzi, dovresti essere contenta se è la molla per farti pensare di ricominciare a fare qualche cosa che ti piace!

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