venerdì 29 maggio 2015

voglia di

vorrei elencare le cose di cui avrei voglia adesso. per distrarmi da questa settimana, per fortuna al tramonto, molto difficile a livello lavorativo e anche personale.
vorrei
che emme non avesse l'appuntamento di lavoro questa sera
in alternativa, che la mia amica nora e io ci incontrassimo
vorrei una doccia fresca in una giornata incandescente
vorrei cenare con la mia pizza preferita (margherita doppia mozzarella aglio e prezzemolo, provatela, buona!)
vorrei che mi piacessero i dolci così potrei mangiare anche un gelato e invece i dolci mi fanno schifo e mi sento sola (dal punto di vista alimentare) per questo. anche ad emme i dolci fanno schifo. che roba :) siamo in pochi e ci siamo trovati
vorrei stare coi miei gattini e farli giocare e coccolarli tutti quanti ogni singolo pelino
vorrei diventare più ordinata e più costante nel pulire casa
e imparare a fare le lavatrici bianco che più bianco non si può
vorrei non sentirmi sempre imbarazzata quando si deve ballare
vorrei avere una bellissima voce come la mia amica zeta e cantare e sbalordire tutti
vorrei un vestito giallo che ho visto da H/M
vorrei saper fare bene questo lavoro e invece non ci capisco una boia
vorrei aver già fatto benzina questa sera, e non dovermi fermare al distributore
vorrei andare a qualche concerto-evento tipo gli AC/DC
vorrei avere l'auto pulita
vorrei studiare pianoforte e saper leggere la musica bene
avrei voluto altre cose in passato. adesso voglio queste.

giovedì 28 maggio 2015

HABEMUS DATAM

notata la finezza dell'accusativo, rimembranza vaga del liceo.
e si.
il divorzio consterà di due incontri, il primo sarà il 17 giugno, il secondo almeno 30 giorni più tardi. col secondo incontro saremo definitivamente non sposati.
oggi l'ex mi ha scritto su whatsapp per dirmelo.
l'ho ringraziato.
l'angoscia di ieri sta lasciando il posto ad una rassegnazione malinconica di come stanno le cose, e sotto un certo punto di vista sono anche contenta che lui stesso possa rifarsi una vita davvero. magari coltivando i suoi progetti verso vicenza, non so che genere di progetti, ma credo che ci siano.
la speranza è l'ultima a morire, diceva una mia ex collega, e chi visse sperando morì CANTANDO, e allora io canto canto e spero che per lui tutto vada bene.
non se lo merita troppo, eh, però una persona così fragile non pensavo che potesse esistere.
a rivangare il passato, che è il mio modo di ricordare, mi rendo conto di averlo protetto spesso. nessuno lo direbbe, io sembro piccola. sono alta 1,54. paffuta, bionda, frangetta, capelli lunghi, abiti da adolescema. recentemente ad una festa mi sono vestita da Arale ed ero uguale.
nessuno lo avrebbe mai detto e io proprio men che meno, che ero più forte di quell'uomo gigantesco che sapeva sempre cosa dire. da dietro, dal basso, l'ho sorretto tante volte.
d'istinto adesso alzerei il telefono e chiamerei i miei ex suoceri. ma per dire cosa, per fare cosa?
ho immaginato l'eventuale conversazione ieri sera sotto la doccia.
"volevo dirvi che ho incontrato vostro figlio. che stiamo per concludere. volevo dirvi che tante cose sono andate nel modo sbagliato e che mi dispiace. volevo dirvi che io quello scemotto di vostro figlio l'avrei anche perdonato. se l'informazione vi fa stare meglio. volevo chiedervi come state. lui non l'ho trovato bene, non posso fare niente per lui, ma voi si. perdonatelo anche voi. vi farà bene, farà bene a tutti. tanto chi nasce quadro non muore tondo, se è tonto lo resterà per sempre. arrabbiarvi con lui e non parlargli più non cambierà le cose. amatelo. io per esempio lo amavo, amatelo, amare è bello e gratis. vorrei piangere per come sono andate le cose. ne ho bisogno ma faccio la forzuta davanti a voi perché conosco vostro figlio e so che alla fine di tutto è esattamente figlio vostro. piangerò più tardi, da sola, nel parco. ma non qui. quando volete ci vediamo per un prosecco e due chiacchiere. mi hanno operata agli occhi ed ora ci vedo bene, ho due gatti meravigliosi, andrò in vacanza all'isola d'Elba. le cose belle che posso raccontarvi sono tante e anche voi me ne potete raccontare tante, ne sono certa."

lo faccio? o no?
e chissà.

mercoledì 27 maggio 2015

che poi, attacco di gelosia

teoricamente dovevo portare all'ex dei documenti. invece mi sono fermata una ventina di minuti con lui e anche un altro amico, per una birretta. a sorpresa, non lo sapevo. non ho scritto a emme. emme mi ha mandato sms per chiedermi dov'ero. avevo il tel silenzioso ancora dall'ufficio e ho visto tardi. emme si è arrabbiato e aveva ragione. non ho avvisato perché ero sotto choc e non ci ho pensato.
ho sbagliato.
e ho sbagliato anche un'altra cosa
i giorni scorsi per non appesantire il cuore di emme con la storia del mio divorzio, pur senza tener nascosto niente, ho manifestato noncuranza. ho cercato di sembrare leggera, sono stata generica. si divorzio, finalmente. son contenta. si vedo l'ex, gli consegno tutto, un piccolo grande passo per l'indipendenza.
non l'ho messo al corrente della guerra interiore che stavo combattendo dentro di me, l'ho fatto in buona fede ma ho sbagliato.
clamorosamente.
perché emme è importante e non va tagliato fuori. mai.
perché sembra, altrimenti, che gli nascondo qualcosa. che sono ambigua.
e se mi fermo con l'ex poi succede il pandemonio.
quindi, oltre all'amarezza di ieri, ho avuto anche il senso di colpa di non aver avvertito.
abbiamo bevuto fino a mezzanotte, abbiamo parlato e parlato, poi, io ed emme.
voglio essere un libro aperto, la trasparenza prima di tutto.
sono stata forte finora, e mai come adesso sto capendo quanta forza ci vuole a mostrarsi fragili.
e mostrare ad emme che il mio ex mi fa una pena infinita significa rischiare tanto, ma lo devo fare, altrimenti
non sarei sincera.
e la sincerità premia sempre.

che disastro

ieri sera è andata peggio di quanto immaginassi.
mi sono trovata davanti un uomo triste, invecchiato, curvo.
abbiamo preso una piccola birra, parlato un po'. consegnato il plichetto.
ho avuto la sensazione che non volesse che io me ne andassi. ho avuto la sensazione che fosse solo.
sembrava sotto l'effetto di un incantesimo.
quante cose sono cambiate, per lui, più che per me.
ho il cuore stretto oggi. vorrei tornare a casa e piangere e basta.
non posso non voglio aiutarlo non ha senso.
ma non ha neanche senso provare a covare sentimenti vendicativi, li ho cercati invano dentro di me. proprio non li ho trovati.
e non posso parlarne con nessuno.
ho il cuore come un'albicocca secca.

martedì 26 maggio 2015

alle 20 di questa sera

passerà il mio ex marito a ritirare i documenti del divorzio breve, che consegnerà al comune nel prossimi giorni.
ho chiamato il comune, sto organizzando tutto e preparando i documenti. lui poi dovrà firmarli e allegare anche la sua carta d'identità.
sono due anni che non lo vedo, se non in qualche foto su facebook. dalle foto pare molto invecchiato. le tempie sono bianche, gli occhi hanno l'aria stanca e le spalle sembrano curve.
è cambiato. più di me? chi lo sa.
sono invecchiata anche io.
una volta mi davano almeno 15 anni di meno, spesso venivo addirittura scambiata per minorenne, ora è davvero tanto che non mi succede più, e per quanto i capelli si ostinino a restare color carciofo e fili bianchi non ne vedo, qualcosa nel mio atteggiamento negli ultimi 3 anni deve essere cambiato.
o nel tono della voce, non lo so.
ora si vede che ho 35 anni.
una storia di svolta, di cambiamento, di novità, una storia che se viene presa dal verso giusto, la nostra, non è neanche una storia del tutto brutta.
però non mi fa un bell'effetto
sono nervosa e tendo a tremare, in questa giornata di telefonate e mail
sarà risolutivo, ovviamente, ed è una cosa che va fatta, ma al solito il cervello dice così, la pancia dice colà
che effetto mi farà?
come starò?
scenderò, gli consegnerò i documenti. ci daremo due baci ci saluteremo come due vecchi amici.
se lo conosco bene, anche se non lo vedo da tanto, tutto sarà risolto in modo indolore e superficiale e freddino.
mi chiedo come vadano le cose a casa sua, convive con la sua donna, io lo ricordo di un disordine e di una sporcizia inauditi, litigavamo sempre per questo. siamo stati anche "sfrattati" da una casa per questo.
non sono una campionessa neanche io, si intende, ma lui superava il limite su tutto. dalle cartacce dei gelati incastrate nel termosifone all'armadio vuoto e tutto il suo contenuto sul pavimento, roba pulita e sporca mescolate. mai lavato un piatto, mai fatta una lavatrice. mai buttato la spazzatura o passato l'aspirapolvere. facevo tutto io.
ora chissà come si è organizzato.
chissà come gli vanno le cose.
non lo saprò mai, non glielo chiederò, non sono cose che mi riguardano più.
lui la sua freddezza il suo essere ieratico e imperturbabile. ora stanno lì, e io invece.
io sto qui.

giovedì 21 maggio 2015

la musica

io ho bisogno, a volte, di ascoltare la musica. la mia musica. ho dei pezzi che sono importantissimi, per me, e non so farne a meno.
mi serve soprattutto quando la sera preparo la cena o lavo i piatti.
la mia playlist personale è atroce, per i più. emme compreso. che fugge quando comincio.
non è sempre uguale ma spesso alcuni pezzi ricorrono
li elenco giusto per spiegare a chi legge quanto posso essere bizzarra

1) BLUTO FUCKS POPEYE dei Bloody Beetrots. detta anche BOILER. un tiro allucinante. una bomba. i bloody beetrots li ho mancati l'anno scorso di poco, suonavano a treviso e non siamo andati e poi è saltato fuori che il concerto è stato interrotto causa maltempo e ondata di fango. quel brano mi fa schioppettare il cuore

2) THE BAD TOUCH dei Bloodhound Gang. mi aveva colpito all'epoca per il video, ci sono loro vestiti da scimmie che cercano di accoppiarsi tra loro, e anche coi passanti e con i pali della luce. canzone da sesso e da giungla (d'asfalto).

3) VOGLIO FARMI LA DJ di Posi. la ragazza è notevolmente carina, la sua voce è grave quasi come quella di amanda lear e gioca con le rime in un modo che mi piace. up up up

4) PRENDI LA PECORA di Gianni Drudi. Talmente volgare e squallida da essere sfacciatamente esilarante, soprattutto perché io gianni drudi l'ho conosciuto di persona e l'ho anche visto live cantare FIKI FIKI e onestamente non so se ho mai visto in tutta la mia vita una roba così degenere.

5) MALEDETTA PRIMAVERA di Loretta Goggi. mi piace, mi strapiace, mi esalta tantissimo loretta goggi. e quando metto su maledetta primavera mi metto anche io a spolmonarmi per cantare. il testo è molto sensuale e molto realistico e si adatta anche bene alla stagione attuale

6) TANTI AUGURI della Carrà. anche e soprattutto per la mossa. ieri sera emme facendo la mossa si è preso una testata sulla cappa del fornello. ma come fai a stare fermo con un pezzo così?

7) SEX MACHINE di James Brown. Ghedappa. si salta come omini di gomma, una bomba di energia

8) MARACAIBO  di Lu Colombo, mare forza nove, rum e cocaina ZAN ZAN. stesso effetto di tanti auguri ma col tocco un po' drammatico in minore che mi fa sentire un po' in campeggio al mare con la pioggia.

9) GREEN ONIONS di Booker T & the MG.S, va benissimo se piove. e va benissimo la mattina presto, mi sento sempre bohémienne e studente. vibrava ieri sera con la stessa onda sonora di quella pioggia pigra e rassegnata. sa anche un po' di asfalto bagnato.

10) THE JOKER di Steve Miller Band, una spruzzata di gioia direttamente in faccia. non fumo le canne perché mi fanno un pessimo effetto, ma sentendo questa quasi quasi ci riproverei.... quando la mettono su virgin radio e sono in macchina spolmono come una stupida

11) NO RAIN dei blind melon. il cantante era di una bravura e di una bellezza commoventi. era. è morto. era molto giovane. questa canzone a partire dal meraviglioso video e poi a venire a cascata è per me collegata a tanti di quei ricordi che potrei scriverci un tomo di trecento pagine. meraviglia.

questo post è un po' insulso, e oltretutto il 90% dei brani che ho messo sono a sfondo sessuale. non pensate male di me (maledetta primavera) e comunque questo post verrà forse aggiornato. se ne possono aggiungere tante, di canzoni, per esempio the final countdown o anche peggio. mi fermo intanto. se qualcuno leggendo avesse voglia, sappia che tutto si trova su spotify o su youtube.

mercoledì 20 maggio 2015

siccome sono ispirata

se per caso qualcuno passasse di qui volevo lasciare una storia natalizia. una VERA storia natalizia.
credo che sia una delle cose più esilaranti che mi siano mai successe, e si vede che mi diverto con poco
dunque:

era quasi Natale e io e mia mamma eravamo andate a comperare palline di polistirolo e stoffine per fare gli addobbi natalizi col patchwork.
andavamo sempre in un negozietto di via caneve a mestre che aveva cose molto belle ma era molto piccolo. ma c'era tantissima gente, e i nostri occhiali si erano tutti appannati.
ma non è questo il punto.
il punto è che a parlare con la commessa, e a causare la coda dietro, c'era una signora disperata.
che diceva "non è pasqua, lo so, ma al posto delle palline non avete per caso anche uova di polistirolo? la mia gallina è anziana e ha la GRAVIDANZA ISTERICA, ma è in menopausa e non può più fare le uova. così gira gira in cerca di un ovetto da covare. le ho messo un uovo di cera ma col calore lo ha tutto schiacciato e sembra una frittola... volevo un uovo di polistirolo così almeno povera gallina mia, troverà un po' di pace"
e la commessa non aveva uova di polistirolo
mia mamma allora batte col dito sulla spalla alla signora e le fa "signora, ghe meta un VOVO DURO" (signora, le metta un uovo sodo)
la signora sbalordita ha risposto "so senxa paroe! no ghe gavevo miga pensà! questa sì che xe na bea idea!" (sono senza parole! non ci avevo mica pensato! questa sì che è una bella idea!)
 
(perdonate il dialetto veneto)

una cenetta

io ed emme ieri sera ci siamo preparati una bellissima cenetta.
seguendo la regola che dice che ad ogni pasto bisognerebbe avere due contorni, uno crudo e uno cotto, noi di contorni ne abbiamo preparati tre.
più mazzancolle con asparagi. il risultato era un bellissimo piatto colorato.
io continuavo a ringraziarlo per la serata. prima di stramazzare a letto stanchissima.
ho da poco il tempo indeterminato a lavoro e sono in affiancamento con una collega che a fine mese andrà in pensione. non so come ce la caveremo senza di lei.
ho pettinato i gattini.
ieri sera pascal il mio angelo rotondo e dolce mi implorava ancora un'altra spazzolata.
è stata una serata dolce e piena di tenerezza.
per cena mi sono messa un bel vestito, anche se eravamo a casa.
e sorridevo così tanto che mi si sono indolenzite le guance.
a volte le cose sanno commuoverci, verdure, radio accesa, un uomo così speciale. due gattini gentili e una doccia.
di nuovo la sensazione di avere i nervi scoperti.
buona giornata
qua in ufficio oggi è una guerra.

martedì 19 maggio 2015

divorzio breve

si divorzia ragazzi. dall' novembre 2012 che sarebbe il giorno in cui ci siamo presentati in tribunale a presentare il ricorso sarebbero dovuti passare 3 anni, pensavamo io e il mio ex marito di avviare le pratiche in novembre 2015. e invece è passata la legge del divorzio breve, che permette a chi si separa in modo consensuale di passare da separazione a divorzio in soli sei mesi.
ma c'è anche di meglio
se si è già separati, si può procedere all'annullamento del matrimonio anche senza avvocato, e anche senza tribunale. è sufficiente recarsi nel comune dove il matrimonio è stato contratto, previo appuntamento, presentando della documentazione ovvia (omologa, carta di identità, pagamento di imposta di bollo di sedici euro tramite bonifico bancario), et voilà, les jeux sont faits.
in comune però ci puoi andare solo se rientri nei requisiti, che sono due:
1) no situazioni patrimoniali ancora da definire
2) no figli non autosufficienti (perché minori, disoccupati o disabili)
 noi rientriamo. noi procediamo.
tra ieri ed oggi ci sono stati degli scambi di mail tra me e l'ex
sentire l'ex generalmente non mi fa un bell'effetto. mi sale subito un gran mal di testa.
non vado neanche a raccontare per la miliardesima volta perché. ieri sera infatti ero stremata dalla tensione, ma ok. sono cose che vanno assolutamente fatte.
possibilmente prima delle ferie, quando io ed emme ci concediamo 12 notti all'isola d'elba in un bellissimo orto botanico che dicono sia anche campeggio ma a me pare il paradiso in terra, più che altro.
abbiamo prenotato. pagato. anche il traghetto.
a farmi sentire ancora più stanca ieri sera c'è poi la conferma di quello che mi era stato già accennato, e cioè che l'ex marito e io per quanto non ci siamo mai incrociati, abitiamo a 200 metri di distanza. lo sapevo ma non ne ero sicura. e a me sembrava impossibile.
la cosa mi mette, lo confesso, un po' a disagio. non che sia un problema incontrarci e salutarci, anzi a breve lo faremo per forza. ma a volte penso quasi che sia un sacrilegio che la mia ex vita e quella attuale debbano mescolarsi.
sono abituata a pensare alla me precedente come ad un'altra persona, sia questo un deresponsabilizzarmi o l'ennesimo meccanismo di autodifesa.
prima ero più incantata ma più bambina. prima mai mi sarei comprata un cellulare o un vestito. prima non avrei mai fatto battute in treno con le colleghe. prima amavo in un modo che è sbagliato, secondo quello che si legge nei tanti blog sulla dipendenza affettiva. adesso se ci penso, amo emme in un modo che mi sembra meno assoluto, meno sacrificale. a volte mi pongo serie domande sul funzionamento del mio cuore. adesso e prima, una dicotomia.
se solo riuscissi a superare questa frattura e tornare ad essere una persona non dico intera ed equilibrata, ma almeno una che non si vergogna più di ciò che era stata.
ci sono dei flash del mio matrimonio che mi tornano a galla nei momenti meno opportuni. ma cose stupide.
il suo modo stizzito di chiamarmi "amore" come se fossi stata un animaletto da compagnia. l'assenza completa di parole e di sorrisi quando tornavo dal lavoro. le cose non andavano e io chiedevo, chiedevo continuamente che cosa ci fosse. lo chiedevo a lui direttamente, senza ottenere risposte se non "sono stanco, lavoro, suono"
esami su esami di coscienza ora stanno lasciando il posto allo sgomento di aver considerato quell'uomo molto più adatto a me di quanto non fosse, di essermi tragicamente sbagliata su di lui. mi chiedo come mai io fossi così pazza da finire incatenata per un dito ad un uomo che con me non c'entrava niente.
all'inizio non era così, all'inizio sembrava perfetto il nostro incastrarsi. era una bugia? è mai esistito quell'uomo? o forse ero io ad essere diversa?
e chi lo sa, ma che senso ha chiederselo, ora che tutto è cambiato. non finito, cambiato.
la mia vita è bella. davvero. spero che anche ad emme piaccia, il modo in cui stiamo insieme, le cose che dividiamo e che insieme facciamo.
e si, siamo il risultato di quello che c'è stato, è vero. quindi perché vergognarmi di essere stata assieme ad un uomo che ho lasciato che nella quotidianità mi mancasse di rispetto.
ma è inevitabile in occasioni come queste fare un bilancio, ritornare all'indietro con la memorie.
mi fermo qui.

mercoledì 13 maggio 2015

pattumiera

che brutto tornare qui solo quando si ha bisogno di scrivere qualcosa di brutto, per evitare di scrivere su fb o su posti dove magari qualcuno sa chi sono, suscitando negli amici l'impressione di essere una bambinetta viziata.
la giornata di ieri è iniziata male. arrivo in ufficio e poco dopo arriva il mio collega Purina. lo chiameremo così perché nella vita ha girovagato in cerca di lavoro e tra le varie cose che ha fatto è stata fare il rappresentante della Purina, faceva il piazzista per cibo per animali. per dimostrare la bontà dei prodotti mangiava davanti ai clienti le crocchette per gatti sperticandosi di elogi su quanto fossero buoni, sano, un elisir di lunga vita.
questa persona è un completo disastro.
non sa accendere un computer, si scaccola in continuazione naso e orecchie, alle riunioni si mette a fare giro girotondo sulle sedie girevoli pulendosi le scarpe sui pantaloni degli altri, gioca con le graffettine tirandotele dietro, spacca il fotocopiatore e si innervosisce e lo prende a calci, se scopre che hai un pacchetto di biscotti in cassetto te lo frega appena volti lo sguardo, telefona col cellulare aziendale a salve perché non sa bloccare lo schermo. ha 49 anni. è un disastro. un caso disperato. così ho pensato, ci sarà qualche disturbo mentale di cui lui è affetto? e googleando "persona maldestra e immatura" (non "collega coglione e molesto", sono stata gentile) sono incappata in questo
http://www.psiconline.it/forum/index.php?/topic/11837-ho-illuso-e-continuo-ad-illudere-una-donna/
ecco.
non ho trovato Purina ma in compenso ho trovato il mio ritratto.
e così ieri ho avuto per tutta la mattina un groppo in gola pensando a quanto trasandata goffa e poco capace di comportarmi sono. passano le ore e mi crogiolo nell'autocommiserazione guardo il calendario e mi accorgo che si, manca poco al ciclo, ma secondo i miei calcoli almeno tre o quattro giorni.
torno a casa la sera e affogo nel vino i miei brutti pensieri pensando "impossibile, sono già in premestruo che mi viene da piangere per ogni cagata?"
e questa mattina invece il ciclo è arrivato.
ah dimenticavo la premessa più importante.
dato che non sono incinta né il pupo arriva, ho deciso di farmi controllare da una ginecologa che non conoscevo. fisso l'appuntamento e trak, il giorno della festa della donna mi sale un mega ascesso ad una ghiandola di bartolini. febbre alta 10 giorni di antibiotico per bocca totalmente inutili, alla fine un ricovero d'urgenza, disdico l'appuntamento dalla ginecologa poiché ero invisitabile (Jolanda totalmente cucita e dolorante da urlare). sposto l'appuntamento, mi opero pure all'occhio sinistro, una serie insomma di scfighe invereconde, e alla fine vado dalla ginecologa. una stronza di prima categoria che comincia a dirmi varie cose con tono sgarbato, e mi fa un'ecografia interna menando lo strumento come se fosse un mestolo da polenta incurante dei punti e delle mie urla.
mi prescrive degli esami del sangue tra cui l'ormone antimulleriano per valutare la riserva ovarica. questo esame lo fanno in pochissimi, mi stavo attrezzando ma alla fine non ce l'ho fatta per la data del consulto. vado lì con il progesterone sottozero e senza antimulleriano. la ginecologa con un tatto da PACHIDERMA mi fa "35 anni e vuoi un figlio? svegliarsi prima, magari, no?"
poi mi ha accusata di avere la glicemia alta, manco fosse colpa mia.
poi mi ha detto che se non avevo voglia di sbattermi per fare l'antimulleriano molto probabilmente era perché a me di avere figli non me ne frega un cazzo.
insomma prendo me ne vado e sbatto la porta, ripeto il progesterone trovo chi fa l'antimulleriano e mi cerco un'altra ginecologa, che non ho ancora chiamato e che aspetto a chiamare poiché i risultati del prelievo li arò il 29 maggio.
e insomma quello di ieri era proprio il preciclo. e mi viene ogni 24 giorni.
si dice "polimenorrea" ed è un sintomo di menopausa che si avvicina.
bella storia.
ma a me le cose facili mai, no?
ecco. checculo. mi sono sfogata.
p.s. credo di fare un favore se lascio il riferimento della dottoressa. si chiama Spadaro ed esercita a Spinea, provincia di venezia. evitatela.