martedì 15 marzo 2016

pausa pranzo

la pausa pranzo con le colleghe è spesso uno strazio. tipo oggi.
le mie colleghe, quelle con cui pranzo, hanno
1 un figlio di sei anni e due gemelle di due e mezzo
1 una bambina di 3 anni
1 un bambino di 8 anni
ovviamente i 5 in questione sono l'unico argomento di conversazione, molto difficile schiodarsi da lì. una volta una bambina è stitica, un'altra volta i 3 fratelli si ammalano contemporaneamente e si parla di medicine omeopatiche con una cognizione di causa pari a zero (a tale proposito consiglio la lettura del blog medbunker.blogspot.it), si parla di quanto è schizzinoso tizio o di quanto intelligente è caio, di cacca pipì vomito diarrea caccole e catarro, insomma, un vero spasso.
oggi però abbiamo dato il meglio.
l'amica di una collega da qualche mese ha scoperto di avere un diabete terribile, purtroppo. appena sposata e in cerca di un bimbo, la scoperta di questo diabete è coincisa con la scoperta di essere incinta.
purtroppo il bimbo lo ha perso, tra l'altro.
ora questa ragazza è in cura in dei centri iperspecializzati, sta considerando l'idea di adottare un bambino dato che le sue condizioni di salute non le permetterebbero di avere una gravidanza, e ieri è andata in ospedale a farsi installare la macchinetta dispenser di insulina che le somministra automaticamente la dose corretta senza dover misurare costantemente la glicemia nel sangue.
insomma, una tragedia.
proprio per il fatto che ieri questa ragazza era in ospedale, coi tempi ospedalieri ha pranzato tardissimo, cosa molto pericolosa per un diabetico che deve attenersi agli orari altrimenti rischia sbalzi di glicemia che possono essere potenzialmente fatali.
quindi ha cenato controvoglia.
quindi è andata a letto senza aver mangiato a sufficienza.
suo marito mentre lei dormiva non si è fidato, le ha misurato la glicemia e le ha sparato una dose di insulina in emergenza. le ha salvato la vita, lei non si sarebbe svegliata se suo marito non avesse fatto così.
appena ho sentito questa storia, io ho fatto un sorriso e ho esclamato "che bravo quest'uomo, ha salvato sua moglie! c'è mancato un pelo, meno male che c'era lui"
un'altra però ha detto "eh bisogna che sia davvero innamorato uno così. metti che la coppia va in crisi. metti che lui la aiuta solo perché gli fa pena. metti che uno potrebbe anche fregarsene, in fondo è lei responsabile di sé stessa, doveva pensarci lei no lui, che è un uomo, che non capisce. che se vuole la molla perché tanto è malata anzi no non la può mollare perché una così fa pena"
insomma il senso del discorso era questo.
io sono sbiancata e sono tornata a mangiare la mia fettina di torta salata senza spiccicare più parola. non posso, chiaramente, fare polemica in ufficio, poiché siamo costrette a lavorare insieme e non siamo amiche, ma dobbiamo remare. tanto più che l'azienda è in crisi nerissima e dobbiamo lavorare meglio che possiamo, in un momento come questo.
io lo avrei fatto, per emme. di salvargli la vita. e non solo, dopo averlo fatto sarei stata  STRAFELICE di aver contribuito a tenere al mondo un tesoro inestimabile come lui. immagino che lo stesso lui farebbe per me. perché cavolo due devono essere in crisi? perché lei non può avere figli, almeno al momento? e allora lui la deve mollare anzi NO, non la molla perché gli fa pena?
ma che discorso è?
l'amore dov'è? la felicità di dividere insieme la vita, il letto, la casa, dov'è? non trovate invece bellissimo che nonostante la terribile malattia, un uomo voglia a tal punto salvare la moglie (che in un momento di crisi non ha cenato a sufficienza e così ha rischiato la pellaccia) da svegliarsi di notte, farle l'insulina e volersi caricare almeno un pochino del suo fardello?
quella che poteva essere una delle pochissime cose romantiche dette in pausa pranzo, si è trasformata in una mostruosità.
se provassi a ribattere mi sentirei dire "non capisci, tu figli non ne hai non puoi sapere"
e io figli non ne ho perché?
perché ero sposata con uno che mi ha mollato, perché gli anni sono passati, perché ora io ed emme ci stiamo provando e curando senza sperarci troppo (l'unica soluzione a parte il miracolo è la IUI, devo mettermi in lista in ospedale (2 anni di attesa), i centri privati di chiedono 300 € per aprire la cartella clinica più altri 700 € a tentativo e le percentuali di successo per ogni tentativo sono il 10%, ed essendo che stiamo facendo lavori di ristrutturazione in casa e che prendo 1100 € al mese i soldi attualmente non li ho.
queste cose in ufficio non si sanno, d'accordo.
ma a me pare che la gentilezza, l'incanto di una coppia comunque innamorata, la sensibilità di stare con persone diverse da te senza per questo sentirsi un gradino più su, ecco, siano cose molto, molto lontane da CERTE (ho detto certe) mamme che a causa della maternità sono diventate persone ABBRUTITE E BRUTALI.

e con questo chiudo e vado a brontolare tra me e me.

3 commenti:

  1. Allora. Non è detto che tra colleghe che hanno tutte figli si parli solo di figli. Ok, capita e anche spesso ma noi parliamo di tutto...e ci facciamo tante risate. Ma che cavolo! Queste mi sembrano limitate di mente! Ma certo che hai ragione tu, certo che esiste l'amore di coppia. Io a mio Marito donerei un rene! Insomma, l'amore esiste e non si sta insieme perchè ci si fa pena! Certo, capita in alcune coppie... ma l'amore esiste al di là della salute, dei figli, dei soldi. L'amore esiste e certa gente da aria alla bocca solo per il gusto di parlare male...

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  2. guarda. se tu mi parli dei tuoi figli e mi racconti della gita, dei loro progressi, delle cose divertenti che fanno, dei loro sogni, incubi, progetti, ti posso garantire che io soffro con te, rido con te, partecipo alle tue emozioni. ma capisci che nel momento in cui quello che è il cuore, il sentimento e la creatività sono azzerati in favore della brutalità, io non ci sto più. e sentirmi addirittura "ridicola" perché non avendo figli ceno alle 22, al sabato e domenica pranzo alle 16 perché pulisco casa o cazzeggio davanti alle serie tv, vedere insomma che alcune persone si sentono MEGLIO di me quando arrivano a fare ragionamenti orribili, ecco. io mi sento un pesce fuor d'acqua.

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  3. Ma che cavolo si è famiglia coppia innamorati anche senza figli! Io prima di diventare mamma facevo come te mi alzavo tardi nel we si cena va a ore impensabili e si andava al cinema allo spettacolo di mezzanotte e ci addormentavamo spesso anche senza figli e quando capita che lo lascio dai miei capita di fare la vita di prima e in certe giornate mi manca proprio come te mi piace parlare di tutto non solo bambini alcune mamme annoiano anche me! Manu 179 sloggata

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