venerdì 23 gennaio 2015

l'ortica il limone e l'artrosi

il mio ginocchio sta passando un buon periodo. dopo un intervento di ricostruzione LCA riuscito non troppo bene, un secondo di limatura della condropatia, ho iniziato a soffrire di artrosi. gonoartrosi femoro-rotulea. la mia cartilagine è consumata e le ossa sfregano una contro l'altra. a volte mi sono fermata da lavoro per una settimana intera e zoppicavo vistosamente.
ma siccome la speranza è l'ultima a morire e se dovessi diventare davvero mamma non è carino che io sia anche zoppa, ho iniziato a piantarla con gli OKITASK come piovesse. ho decisamente ridotto il consumo di caffé (da 8 al giorno a 1 al giorno, sono brava dai) e ho iniziato a fare due semplicissime cose:
due limoni spremuti ogni mattina
una tisana all'ortica da mezzo litro ogni mattina
queste cose servono a prevenire il dolore e stanno incredibilmente funzionando.
certo, oltre all'ortica ci vorrebbero anche altre piante, e la tisana dovrebbe essere di un litro e mezzo, ma il mio thermos tiene solo mezzo litro.
e me lo porto a lavoro.
da mesi sto meglio, il ginocchio è solo un po' arrugginito alla mattina presto, magari un po' peggio quando fa particolarmente freddo, quelle giornate col ghiaccio sul parabrezza per dire. ma facendo due passi a velocità spedita mi passa.
mi aiuta a controllare la fame, mi sento meglio, ho più energie e più voglia di fare, anche se il venerdì in ufficio la voglia di fare non è mai proprio travolgente, come oggi, difatti sto scrivendo qui. me lo permetto però, perché ieri nonostante la notte insonne ho portato avanti un lavoro che andava evaso in otto giorni e che io vo svolto dalla A alla Z in tre sole ore. ho la scrivania immacolata. ho evaso anche le pettole quelle che lasci sempre lì perché proprio non ti va. il counter del mio scanner segnava 1400 pagine.
io spero che funzioni e che vada tutto bene. che sia davvero l'inizio di una nuova storia da raccontare, come dicevo qualche post fa.
certo smettere di fumare e di bere sarebbe un ulteriore passo avanti ma alle sei e quaranta arrivo a casa da lavoro e la prima cosa cui penso è prosecco, la seconda è sigaretta, perché sono esausta e sono le mie coccole.
ci si consola anche con la cioccolata peccato che a me la cioccolata proprio non vada giù. non mi piace il sapore. e non mi da quello stordimento che solo l'alcol e la temporanea anossia da nicotina e catrame sanno darti.
lo so che sbaglio.
ma tanto sbaglio tante cose.

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